LA LEGGE DI STABILITA', BONANNI: "GOVERNO INTERESSATO AD APRIRE UNA DISCUSSIONE SU LAVORO, PENSIONE, INVESTIMENTI.

Al termine dell'incontro tra governo e sindacati avvenuto ieri sera a Palazzo Chigi, il Segretario della Cisl ha riferito l'interesse del Governo ad aprire la discussione fiscale all'interno della legge di Stabilita pur se con probelmi di risorse. "Noi vogliamo un intervento significativo"

Roma, 8 ottobre 2013. Il governo e' interessato "ad aprire la discussione su "lavoro, pensioni, e investimenti", ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni ieri sera al termine dell'incontro tra i sindacati e il premier a Palazzo Chigi.

Serve "un intervento significativo", sottolinea, ma "naturalmente ci sono problemi di risorse". "Siamo di fronte a una pagina bianca, nessuna cifra", ha aggiunto. ."Numeri non se ne sono fatti, ma Letta ha detto che e' interessato ad aprire la discussione fiscale all'interno della legge di Stabilita', perche' a noi questo interessa". "Questa per noi la questione cruciale: ridurre le tasse per lavoratori, pensionati e imprese. Ci sono problemi di risorse, ma noi abbiamo detto che vogliamo interventi significativi".

"Speriamo che nelle prossime ore si parli di quantita' e di modalita' su come procedere. Tutta la discussione deve avvenire alla luce del sole", ha concluso Bonanni.

HAUPT PHARMA, LA RIDUZIONE DEI COSTI SULLE SPALLE DI POCHI

IMMIGRATI.BONANNI " FERMIAMO QUESTI VIAGGI DELL'ORRORE.LA COMUNITA' INTERNAZIONALE SI FACCIA CARICO DI ATTI CONCRETI"

"Nel dolore - sottolinea il Segretario generale della Cisl - non ci rassegniamo e sostenuti dall'appello di Papa Francesco torniamo a chiedere a gran voce e con forza di rispettare i diritti umani e la vita".


Roma, 3 ottobre 2013. "Fermiamo una volta per tutte questi viaggi dell'orrore". Lo dichiara da Piombino, il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "La Cisl tutta esprime dolore per l'ennesima tragedia del Mare Nostrum che ancora una volta ha inghiottito vite umane, sogni e speranze di uomini, donne e soprattutto bambini. Nel dolore non ci rassegniamo e sostenuti dall'appello di Papa Francesco, torniamo a chiedere a gran voce e con forza di rispettare i diritti umani e la vita. Ci appelliamo ancora una volta alla Comunità internazionale affinchè, nel rispetto della persona, metta da parte l'indifferenza e si faccia carico, al li là delle belle parole, di atti concreti che salvaguardino e sostengano quanti giungono nell'area europea in cerca di protezione e al tempo stesso inaspriscano le pene per i criminali che trafficano in vite umane".
Ufficio stampa Cisl

CGIL, CISL, UIL: " IRRESPONSABILE ANTEPORRE GLI INTERESSI PERSONALI ALLE CONDIZIONI DEL PAESE"

ASSEMBLEE IN TUTTI I POSTI DI LAVORO E VOLANTINAGGIO NELLE CITTA' PER SPIEGARE AI CITTADINI LE CONSEGUENZE NEGATIVE DI UNA CRISI DI GOVERNO ED ILLUSTRARE LE PROPOSTE SINDACALI.

 Roma, 30 settembre 2013. Si sono incontrati questa mattina presso la sede della Cisl i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti per valutare eventuali azioni unitarie a fronte della delicata situazione politica che si e' venuta a determinare negli ultimi giorni. "Serve un vero Governo del Paese" si legge nel documento firmato unitariamente dai tre leader sindacali che hanno così esposto alla stampa quanto deciso per fare appello alla classe politica al senso di responsabilità e scongiurare il rischio di un ritorno alle urne.

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PAPA FRANCESCO: " DOVE NON C'E' LAVORO, MANCA LA DIGNITA'"

IL SINDACATO A FIANCO DEI LAVORATORI PER CONTINUARE A LAVORARE

Papa Francesco in visita pastorale in Sardegna, davanti a decine di migliaia di persone venuto ad accoglierlo e salutarlo, ha voluto rivolgersi al mondo del lavoro rispondendo ai problemi, alle attese ed alle speranze davanti alla crisi occupazionale che sta attraversando la Sardegna. Un discorso importante fatto di annunci di speranza e ferme denunce. "Anche qui “ha affermato il Santo Padre” in questa seconda isola che visito, trovo sofferenza, una sofferenza che, qualcuno ha detto, ti toglie la speranza. Una sofferenza che ti porta, scusate se uso una espressione forte, ma è vero, ti porta a sentirti senza dignità". Un incontro con il quale ha voluto esprimere la sua vicinanza specialmente alle situazioni più gravi: a tanti giovani disoccupati, alle persone in cassa-integrazione o precarie, agli imprenditori e commercianti che fanno fatica ad andare avanti, ricordando come da bambino avesse vissuto in famiglia il dramma della povertà, della mancanza di lavoro, dell’emigrazione. Papa Bergoglio ha sottolineato la necessità di un lavoro dignitoso per tutti, ricordando come una società aperta alla speranza non si chiude in se stessa, nella difesa degli interessi di pochi, ma guarda avanti nella prospettiva del bene comune. Ma  ciò richiede da parte di tutti un forte senso di responsabilità perché non c’è speranza sociale senza un lavoro dignitoso per tutti. Un richiamo alla società civile in tutte le sue componenti affinchè, ognuno faccia ogni sforzo possibile perché il lavoro, che è sorgente di dignità, sia rimesso al centro di ogni azione. La crisi economica, ha ricordato il papa, ha una dimensione europea e globale; ma la crisi non è solo economica, è anche etica, spirituale e umana. Alla radice c’è un tradimento del bene comune, sia da parte di singoli che di gruppi di potere. È necessario quindi togliere centralità alla legge del profitto e della rendita e ricollocare al centro la persona e il bene comune. E un fattore molto importante per la dignità della persona è proprio il lavoro: perché ci sia un’autentica promozione della persona va garantito il lavoro. Questo è un compito che appartiene alla società intera. Affermazioni sottolineate da lunghi applausi dalle migliaia di persone presenti, che lo hanno ascoltato visibilmente commosse scandendo in molte occasioni la parola “lavoro, lavoro, lavoro…”. Il papa ha lasciato un messaggio forte che non si può ignorare e soprattutto trasmesso una speranza: “In questo momento, nel nostro sistema economico, nel nostro sistema globalizzato di vita, al centro c’è un idolo, il denaro, e questo non si può fare! Lottiamo tutti insieme perché al centro, almeno della nostra vita, ci siano l’uomo e la donna, la famiglia, tutti noi, perché la speranza possa andare avanti. Non lasciatevi rubare la speranza!” Soprattutto ha evidenziato come il rivendicare in modo generico non serva a migliorare le cose ma che, al contrario sia necessario condividere la responsabilità e gli obiettivi per rendere efficace la nostra azione.

Questo è il ruolo che anche il sindacato è chiamato ogni giorno ad affrontare nella sua azione  di tutela dei lavoratori e nell'interesse generale. A fronte di situazioni gravi, di aziende che chiudono, del lavoro che ogni giorno si perde, di una politica troppo spesso interessata solo a salvaguardare se stessa, il ruolo del sindacato deve essere di stimolo, tutela e supporto a tutte quelle azioni che i lavoratori mettono in campo per difendere il loro posto di lavoro, il loro futuro. Due esempi, nella nostra provincia, valgano per tutti: la ex Tacconi Sud e la ex Gambro. Il primo, che ha visto 29 lavoratrici occupare la loro azienda per 550 giorni ed evitare che il loro capannone sulla Pontina diventasse un’altra delle tante fabbriche dismesse sul territorio, dando vita  ad una delle occupazioni più lunghe nella storia delle lotte sindacali. Oggi l’azienda, con un diverso imprenditore, sta iniziando un nuovo percorso di crescita e rioccupazione. Il secondo esempio  ci viene dalla ex Gambro i cui operai dalla fine di maggio sono in assemblea permanente dentro la loro azienda, con il sogno di veder quanto prima ripartire quei macchinari e quelle attrezzatura che stanno proteggendo con tanta cura. Due esempi, due casi di persone che non si sono arrese e che, con il supporto del sindacato,  hanno combattuto e stanno combattendo per il loro futuro e per quello delle loro famiglie perché come il papa ha voluto sottolineare nel suo intervento a Cagliari "Dove non c’è lavoro manca la dignità”…

POVERTA', LA CISL "RIMANDA" LA PROPOSTA DEL MINISTRO GIANNINI

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CRISI Cgil Cisl Uil al Governo: "Subito un confronto sui contenuti della legge di stabilità

Per i sindacati confederali è il momento di affrontare con decisione i temi dell'occupazione, della ripresa economica e della crescita. Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo di avviare immediatamente un confronto sui contenuti della prossima legge di stabilità.

Roma, 18 settembre - In questi mesi l'esecutivo ha più volte dichiarato la propria intenzione di uscire dalla crisi economica annunciando in più occasioni provvedimenti diversi, qualche volta in contraddizione tra loro. Cgil, Cisl e Uil credono sia il momento di affrontare con decisione i temi della creazione di lavoro, della ripresa economica e della crescita. Per questo chiedono al governo di avviare immediatamente un confronto sui contenuti della prossima legge di stabilità.

Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità che la discussione si incentri sui temi individuati nel documento sottoscritto dalle parti sociali e che sia indispensabile puntare sul lavoro per costruire le condizioni di una ripresa dell'economia. Ritengono inoltre necessario che fin dalle fasi preparatorie della legge di stabilità si imposti una discussione su una nuova e più efficace articolazione delle politiche fiscali in un'ottica di redistribuzione del reddito. Infine, le tre confederazioni chiedono al governo di avviare una discussione di merito su esodati e pensioni.

STATO DI AGITAZIONE PER I LAVORATORI DELLE INDUSTRIE CERAMICHE

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RINNOVO CONTRATTO NAZIONALE GOMMA E PLASTICA, TRATTATIVA IN STALLO - IL SINDACATO INDICE 8 ORE DI SCIOPERO

8 ORE DI SCIOPERO entro il prossimo 30 settembre, è la decisione assunta dalle Segreterie Nazionali di Filctem Cgil- Femca Cisl- Uiltec Uil a fronte della chiusura dimostrata dalle controparti datoriali sulla continuazione  delle trattative per il rinnovo del CCNL Gomma-Plastica scaduto lo scorso 31 dicembre.

Leggi Comunicato

RINNOVO CCNL GOMMA PLASTICA INDUSTRIA, IL SINDACATO INDICE ALTRE 8 ORE DI SCIOPERO NAZIONALE

ALLA BASE DELLA DECISIONE SINDACALE IL FORTE IRRIGIDIMENTO SULLA TRATTATIVA DA PARTE DEGLI INDUSTRIALI

Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno proclamato 8 ore di sciopero, da effettuare entro il prossimo 30 settembre e da definire a livello regionale-territoriale, come risposta al blocco della trattativa per il rinnovo del CCNL Gomma e plastica industria determinato dall’atteggiamento di chiusura dimostrato dalla controparte datoriale. Una indisponibilità mostrata fin dall’inizio dalla Federazione Gomma-Plastica che ha usato a pretesto i problemi interni di una componente sindacale per allungare i tempi. Infatti , nonostante la piattaforma unitaria fosse  stata inviata alla controparte già nel luglio 2012, così come stabiliscono i nuovi accordi, solo nel gennaio 2013 è stato possibile il primo momento di confronto. Nei vari mesi di incontri svolti tra le parti, sono emerse distanze notevoli su temi centrali che costituiscono una parte importante del CCNL e toccano la vita dei lavoratori sotto il profilo della tenuta dei diritti e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, quali la modifica delle maggiorazioni sui turni, la gestione delle ore di straordinario, l'agibilità sindacale, la modifica delle norme di attuazione del D.L. 66/2003 circa l'orario di lavoro annuo, lo  slittamento dell'erogazione delle tranches salariali nei casi di crisi aziendale… Una serie di richieste che hanno delineato una vera e propria contropiattaforma delle aziende rispetto a quella unitaria presentato dal sindacato, nonostante l’invito più volte espresso che il tavolo negoziale fosse liberato da taluni “pesi” per consentire una discussione equilibrata.  Al tentativo delle  Segreterie Nazionali e della Delegazione Trattante di cercare di  tracciare un percorso comune coerente con la piattaforma unitaria per fare avanzare la trattativa,  si è risposto con un atteggiamento delle controparti provocatorio  e dilatorio e che ha allontanato  la possibilità di rinnovare il contratto  scaduto il  31 dicembre 2012. Pertanto, per imprimere al negoziato la necessaria accelerazione, le Segreterie Nazionale, hanno dichiarato, lo scorso luglio, lo stato di agitazione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore con il blocco degli straordinari e con la proclamazione di 12 ore di sciopero con  le prime quattro già effettuate.

La buona riuscita dello sciopero svoltosi in tutte le aziende del settore che ha registrato punte elevatissime di adesione (superiori all'80% con picchi anche del 100%), nonostante il contesto di  forte crisi economica, esprime nettamente quali siano le idee e l'orientamento dei lavoratori e delle  lavoratrici che hanno ritenuto non percorribili le richieste avanzate  dalla Federazione Gomma e Plastica, condividendo in pieno la presa di posizione delle Organizzazioni Sindacali. Il Contratto di Lavoro, in quanto tale, deve essere il giusto compromesso tra le varie parti in causa, ma  la mediazione che si sta cercando non potrà passare attraverso l’accettazione delle proposte avanzate dalle controparti datoriali. Anche perchè all’interno del comparto, sia a livello aziendale che territoriale, il Sindacato ed i Lavoratori non si sono mai tirati indietro quando è stato necessario concordare soluzioni contrattuali che rispondessero alle necessità avanzate dalle Aziende. Non si comprende quindi questo irrigidimento della Federazione Gomma e Plastica che  ha bloccato, di  fatto, le trattative di un contratto che riguarda oltre 140.000 lavoratori di un settore che sta attraversando un periodo delicato e che avrebbe bisogno, al contrario, di pace sociale e percorsi condivisi. Nella nostra provincia sono pochissime le realtà interessate dal rinnovo, ma questo non impedisce alla  Femca Cisl di Latina di essere presente con i propri rappresentanti al tavolo della discussione e di conoscere in tempo reale l’andamento del confronto.