STATO DI AGITAZIONE ALLA DONDI DI SEZZE

LA FEMCA CISL PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE PERCHE' I LAVORATORI SONO DA MESI SENZA  STIPENDIO

La Femca Cisl di Latina ha incontrato i lavoratori della Dondi di Sezze,  che lamentano il mancato pagamento di retribuzioni e di una serie di competenze che non vengono regolarizzate da mesi. Oltre alla non indifferente problematica economica il personale della società ,che gestisce il locale servizio idrico, evidenziano di dover operare quotidianamente con un organico ridotto all’osso che non riesce a garantire pienamente le turnazioni così come previsto dal CCNL e di dover ricorrere continuamente agli straordinari per poter garantire il mantenimento degli standard qualitativi e quantitativi necessari a garantire un servizio soddisfacente per la popolazione di un comune di  oltre 24 mila abitanti.

La Femca Cisl ha richiesto alla Dondi un incontro urgente per verificare la situazione ed ha avviato la procedura di raffreddamento in sede prefettizia della vicenda, pronta a dichiarare lo stato di agitazione con sospensione degli straordinari non escludendo anche altre forme di lotta. Il segretario provinciale Roberto Cecere  nel commentare la delicata situazione ha affermato: “ abbiamo comunicato al sindaco di Sezze, dott  Andrea Campoli, lo stato di agitazione del personale della Dondi perché ci rendiamo conto che la cittadinanza potrebbe subire disagi da queste azioni di protesta, ma i lavoratori della Dondi sono ormai all’esasperazione. Ci rendiamo conto di come questa crisi non sia nata oggi e su di essa giochino fattori diversi, come pagamenti insoluti o fatturazioni non evase, ma questa situazione non può certo ricadere sulla testa di queste persone e delle loro famiglie. Restiamo fiduciosi che l’incontro urgente richiesto alla proprietà dell’azienda possa tenersi al più presto onde evitare che le azioni messe in campo a tutela dei lavoratori possano creare problemi alla popolazione”.

 Ufficio stampa Femca Cisl Latina

Latina, 30/07/2013

IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI LATINA DOTT GIUSEPPE D’AURIA INCONTRA I RAPPRESENTANTI SINDACALI DELLA SCM

 

PRESENTE ALL’INCONTRO IL CURATORE FALLIMENTARE DELLA SCM  DOTT GIANPIERO MACALE

Si è svolto questa mattina l’atteso incontro tra il presidente del tribunale di Latina Giuseppe D’Auria ed i rappresentanti  sindacali di Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil, Ugl e Confail  in merito alla vertenza della SCM di Latina Scalo.

Al Presidente D’Auria è stato prospettato il quadro estremamente critico in cui si dibatte la vicenda che vede i 61 lavoratori, senza stipendio e senza cassa integrazione dal mese di dicembre, riuniti in assemblea permanente all’interno del sito dallo scorso 31 maggio.  Una situazione estremamente complessa, che è precipitata dopo  la dichiarazione di fallimento decretata dal tribunale e la decisione aziendale di mettere tutti i dipendenti in cassa integrazione a zero ore facendo lavorare, nel contempo, alcune cooperative e persone di un’altra azienda subentrata con un contratto d’affitto assai dubbio, sul quale si sta attendendo il pronunciamento del tribunale. E proprio questa attesa sta mettendo tutti in fibrillazione, perchè nel frattempo sono giunte manifestazione di interesse da parte di alcuni imprenditori disposti a far ripartire il sito, ma che chiedono risposte rapide.  Questa  celerità contrasta con i tempi della giustizia sempre in affanno per la gran mole di lavoro presente negli uffici giudiziari.

Il presidente D’Auria ha dato ampia disponibilità a seguire il caso del fallimento SCM, evidenziando notevole sensibilità nei confronti del dramma sociale che stanno vivendo i lavoratori e le loro famiglie in questa grave crisi che attanaglia il nostro Paese. Rispetto al futuro si è detto disponibile in qualsiasi momento a vagliare tutte le soluzioni che portino un nuovo imprenditore con basi solide per far ripartire l'azienda. Nel suo intervento ha fatto trasparire che era imminente una decisione importante sul sito.

Il curatore fallimentare della SCM Gianpiero Macale, presente all’incontro, ha sottolineato come non farà mancare la vigilanza nei confronti di piani industriali concreti e, soprattutto, la costante ricerca affinchè si trovi un nuovo imprenditore capace di far ripartire la fabbrica.

Il segretario generale della Femca Cisl di Latina Roberto Cecere  ha ringraziato a nome dei lavoratori  e delle Organizzazioni Sindacali il Presidente del Tribunale per la sensibilità e disponibilità dimostrate, evidenziando tutte le criticità emerse in questa fase iniziale di procedura concorsuale  che è stata interessata da una Assemblea Permanente volta soprattutto a salvaguardare i beni aziendali, gelosamente custoditi dai dipendenti, in modo che un eventuale nuovo imprenditore possa iniziare immediatamente  il lavoro. L'Assemblea Permanente andrà avanti ad oltranza fino a quando lo stabilimento inizierà nuovamente a produrre.

 Ufficio stampa Femca Cisl Latina

Latina, 25 luglio 2013

FIRMATO L'ACCORDO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DELLE LAMPADE E DEL VETRO

AI LAVORATORI UN AUMENTO MENSILE MEDIO DI 110 EURO.

 E'  stato firmato nei giorni scorsi a Roma, tra Assovetro-Confindustria ed i sindacati di categoria Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil,  l'accordo sul rinnovo contrattuale del settore vetro, lampade e display  per il periodo 1/9/13 - 31/8/16, che si applica a circa 30mila addetti.

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IL PREFETTO DI LATINA INCONTRA I SEGRETARI PROVINCIALI DI FEMCA CISL-FILCTEM CGIL-UILTEC UIL SULLA VERTENZA SCM

In data odierna il Prefetto di Latina Dott. Antonio D’Acunto ha incontrato i Segretari Provinciali di Femca Cisl, Filctem Cgil, UIltec Uil con i quali ha fatto il punto della situazione sulla vertenza SCM, l’azienda di Latina Scalo le cui maestranze sono in assemblea permanente, all’interno del sito, dal 31 maggio scorso.

All’incontro erano presenti anche Marco Picca Assessore alle Attività Produttive del Comune di Latina ed il curatore fallimentare dell’azienda Gianpiero Macale che ha illustrato lo stato della procedura sottolineando le difficoltà esistenti sul fallimento e l'attesa obbligata per i tempi di giustizia.

Il Segretario della Femca Cisl ha informato il Prefetto delle criticità presenti in questa vertenza e soprattutto che la soluzione della questione stessa è legata alla decisione del giudice che dovrà rendere agibile il sito produttivo, visto anche l'interessamento di imprenditori pronti a far ripartire lo stabilimento.

Inoltre è stato comunicato a Sua Eccellenza il Prefetto di aver inviato unitariamente una richiesta urgente d’incontro al Presidente del Tribunale di Latina.

Sua Eccellenza il prefetto si è impegnato a monitorare la vertenza SCM considerata la grave situazione occupazionale sul territorio. Le segreterie Provinciali di Femca Cisl, Filctem Cgil, UIltec Uil restano fiduciose che sulla vertenza possano aprirsi spiragli positivi per i 61 lavoratori e le loro famiglie .

 UFFICIO STAMPA FEMCA CISL LATINA

Latina, 18 luglio 2013

SCM - Incontro in Regione - Ancora in attesa della decisione del Giudice

I LAVORATORI DELLA SCM INCONTRANO IL MINISTRO MAURO.LA PROSSIMA SETTIMANA SARA' DECISA LA DATA DI CONVOCAZIONE AL MINISTERO

ROBERTO CECERE: "E' ORA CHE LE ISTITUZIONI NAZIONALI SI OCCUPINO DI QUESTO TERRITORIO"

La prossima settimana sarà decisa la data di convocazione del tavolo ministeriale che dovrà occuparsi della vertenza della SCM di Latina Scalo.

E' questo il primo, importantissimo, risultato ottenuto dalla delegazione dei lavoratori della SCM che ha incontrato questo pomeriggio il ministro della difesa Mario Mauro venuto a Latina per un convegno organizzato dal suo partito, Scelta Civica.

Al ministro i lavoratori hanno consegnato una richiesta perchè la loro vicenda venga affrontato a livello governativo ed un promemoria  contenente la storia ed i fatti salienti dell'intera vertenza.  L'On Mauro ha promesso il suo interessamento presso il collega di governo che si occupa dello sviluppo economico, il ministro Flavio Zanonato, confermando la propria vicinanza alle maestranze ed alle loro famiglie Il fatto che si parli già di una possibile data d'incontro apre uno spiraglio di speranza in una vicenda che si dimostra ogni giorno di più estremamente complessa.  

Come si ricorderà dopo la dichiarazione di fallimento dell'azienda, e la sua decisione unilaterale di collocare in cassa integrazione a zero ore tutti dipendenti, questi decisero, lo scorso 31 maggio, di iniziare un dura forma di protesta e resistenza attraverso una assemblea permanente all'interno dello stabilimento che dura tutt'oggi. Nelle scorse settimane al curatore nominato dal tribunale è giunta un'offerta di fitto di ramo d'azienda da parte di un gruppo che opera nello stesso segmento del settore farmaceutico. Tale richiesta è al vaglio del giudice fallimentare del tribunale di Latina. Ma il tempo passa inesorabile. Ora che la vicenda sta uscendo dal chiuso della provincia per imboccare altre strade, la speranza di tutti è che si possa iniziare a parlare concretamente affrontando sui tavoli giusti l'intera questione.

Roberto Cecere segretario generale della Femca Cisl di Latina che ha accompagnato la delegazione di lavoratori e consegnato al ministro gli incartamento commentando le parole e le promesse dell'on Mauro afferma che " è  arrivata l'ora che anche le istituzioni nazionali si accorgano della nostra provincia e siano vicini ai problemi dei lavoratori pontini, non attraverso l'assistenzialismo, ma con fatti e gesti concreti che portino lavoro ed occupazione in un territorio ormai allo stremo".

 

Ufficio stampa Femca Cisl Latina

Latina 05 luglio 2013

 

DAL CONVEGNO SULL’EFFICIENZA IDRICA UNA OPPORTUNITA' PER LA POZZI GINORI DI GAETA

RISPARMIARE ACQUA RIDUCENDO ANCHE LA CRISI OCCUPAZIONALE

 

Efficienza idrica e riqualificazione edilizia” il titolo dell’incontro organizzato da Unindustria e Confindustria Ceramica  che si è svolto a Roma durante il quale è stato presentato uno studio del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali Mercato Edilizia-Territorio) sul consumo idrico in Italia ed i possibili vantaggi connessi al rinnovo degli apparecchi sanitari.  All’incontro erano presenti il Ministro dell’Ambiente On. Andrea Orlando, l’On. Giuseppe Fioroni che ha introdotto i lavori, Armando Cafiero ed Antonio Delli Iaconi, Direttore Generale rispettivamente di Confindustria Ceramica e Unindustria Viterbo e Francesco Toso del Cresme, che insieme a Fulvio Spertini del CdA della Pozzi Ginori, hanno curato lo studio. Dall’ analisi emerge che ogni italiano consuma in media, 250 litri di acqua potabile al giorno per usi alimentari e per la propria igiene personale. Di questi, il 30% deriva dall’uso degli apparecchi sanitari (i vasi) e dalle loro specifiche caratteristiche progettuali. Il Cresme ha messo a punto un’analisi relativa ai vantaggi derivanti dall’uso di impianti con contenuto d’acqua ridotto (fino ad un massimo di 4/6 litri per rilascio), mostrandone i benefici di natura ambientale derivanti da soluzioni legate alla installazione di nuovi apparecchi. Da sottolineare anche i benefici economici collegati  alla creazione di nuovi posti di lavoro dati dalla produzione di nuovo materiale e dal fatturato generato dall’indotto (ad esempio gli installatori di nuovi vasi). La proposta emersa dal convegno è semplice: incentivare i consumatori e gli installatori a passare da sanitari ad alto consumo ad altri a consumo sostenibile. Gli strumenti ci sono e passano attraverso due emendamenti al Decreto legge numero 63 dello scorso 4 giugno (in discussione in Parlamento) legato alla  riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. I due emendamenti, quindi, mirano ad introdurre l’efficienza idrica degli edifici tra gli obiettivi che dovranno essere perseguiti dalle future regolamentazioni sull’incentivazione. Un tema quello  del risparmio idrico nell’utilizzo dei sanitari che il dott. Spertini aveva già avuto modo di trattare nel corso del Convegno “L’industria ceramica, un valore per il territorio” organizzato a Gaeta dalla Femca Cisl di Latina lo scorso anno e che aveva visto la presenza al tavolo di istituzioni, esperti e manager del settore ceramico. “Quello del risparmio energetico legato alla “rottamazione” dei vasi era stato uno degli argomenti che aveva fatto più presa tra gli intervenuti” commenta Roberto Cecere Segretario della Femca Cisl di Latina, presente ai lavori di Roma insieme alla RSU dello stabilimento Pozzi Ginori di Gaeta” poteva essere un modo concreto di rispondere alla crisi che attanaglia il settore e che nello stabilimento pontino sta determinando un continuo ricorso alla Cassa Integrazione. Dare un impulso al mercato con provvedimenti legislativi finalizzati, riteniamo sia uno strumento idoneo per ridare slancio al comparto.Efficienza idrica e la riqualificazione edilizia possono veramente essere chiavi per lo sviluppo sostenibile dell’industria della ceramica sanitaria. La presenza del ministro Orlando (insieme all’impegno del Parlamento) a questo convegno fa ben sperare per un favorevole accoglimento anche da parte del Governo di entrambi gli emendamenti dei quali oggi si è parlato qui a Roma.”

UFFICIO STAMPA FEMCA CISL LATINA

LATINA, 04 luglio 2013

I LAVORATORI SCM AL CONTRATTACCO

 I DIPENDENTI PRESENTERANNO ESPOSTI ALLA PROCURA DELLA   REPUBBLICA ED AL GIUDICE FALLIMENTARE

L’assemblea dei lavoratori della SCM ha deciso di portare avanti l’occupazione ad oltranza del sito fino alla soluzione della vertenza. Dal momento che la proprietà ha depositato esposti all’autorità giudiziaria contro i lavoratori, l’assemblea ha deciso di presentare a sua volta un esposto alla procura della repubblica di Latina spiegando nel dettaglio tutte le vicende susseguitesi fino al fallimento della SCM ed i gravi danni subiti dai lavoratori chiedendo di indagare sugli inadempimenti meritevoli di attenzione.

I lavoratori hanno deciso anche di presentare un’istanza al giudice fallimentare del tribunale di latina perché affidi il sito alla curatela fallimentare della SCM per far ripartire più velocemente lo stabilimento vista la manifestazione di interesse  dimostrata da parte di alcuni imprenditori.

E’ stato deciso di scrivere un esposto all’INPS perché accerti eventuali abusi effettuati dall’azienda nel lasciare i dipendenti in cassa integrazione facendo lavorare nel contempo cooperative e personale della Cosmopharma srl invece di attingere dal bacino dei cassaintegrati così come prevede la legge. Sarebbe questo un evidente danno arrecato alle casse dell’erario pubblico.

L’assemblea ha stabilito di intraprendere una azione di risarcimento nei confronti di Cosmopharma srl per i danni ricevuti dalla stessa in quanto alcune commesse SCM sono state trasferite alla Cosmopharma stessa depauperando in questo modo il patrimonio commerciale SCM portandola al fallimento.

Il segretario generale della Femca Cisl di Latina Roberto Cecere ha affermato che “ la massiccia presenza dei dipendenti all’assemblea , è la dimostrazione del grande senso di responsabilità che queste persone stanno dimostrando in questo delicato momento. Le azioni in campo, anche giudiziarie, rappresentano solo uno strumento di difesa della loro dignità di lavoratori e di cittadini.

Insieme con una delegazione di lavoratori della SCM, approfitteremo della presenza a Latina del ministro Mario Mauro, venerdì pomeriggio, per consegnargli una missiva che racchiuda tutta la vicenda ex Gambro nonché una richiesta d’incontro al ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato affinché si apra un tavolo di discussione sulla vicenda considerato come da oltre un mese siano caduti nel vuoto tutti gli appelli alle istituzioni locali per affrontare questa delicata situazione. Un incontro che si rende ancor più necessario considerando che le soluzioni nei fatti già esistono in quanto c’è un nuovo imprenditore pronto a rilevare il sito".

UFFICIO STAMPA FEMCA CISL LATINA

Latina 4 luglio 2013

 

UN SILENZIO ASSORDANTE SULLA VERTENZA SCM: LA FEMCA CISL CHIAMA LE ISTITUZIONI ALLE LORO RESPONSABILITA’

Sulla vertenza SCM, lo  stabilimento ex Gambro di Latina Scalo, dove da un mese i 62 dipendenti sono  in assemblea permanente, sembra essere scesa una sconcertante cortina di silenzio istituzionale. Quasi  che su questo territorio manchi  una guida capace di rappresentare le istanze e le problematiche dei  cittadini. Sono settimane che tutti gli operai dell’azienda sono in  assemblea permanente dopo la decisione della società affittuaria del  sito, la Cosmopharma srl, di mettere in cassa integrazione  straordinaria tutti e 62 i lavoratori della ex Gambro lasciando al  lavoro alcuni dipendenti delle cooperative. Un gesto considerato  estremamente lesivo dai vecchi lavoratori che temono alla fine della  cassa integrazione il passaggio diretto in mobilità e quindi l’ estromissione definitiva dal loro posto di lavoro. In questo modo,  oltre al danno causato da tanti anni di ammortizzatori sociali, si  aggiungerebbe la beffa di vedere altri subentrare al loro posto di  lavoro. Da qui l’appello lanciato al Prefetto ed al sindaco di Latina  di farsi carico della vicenda ed alla curatela fallimentare di  attivarsi presso il tribunale di Latina affinché l’anno di cassa  integrazione, firmato in regione, non passi inutilmente soprattutto alla luce delle manifestazioni di interesse per il sito della SCM  avanzate da alcuni imprenditori .Ma sulla vicenda è sceso un  preoccupante silenzio mentre tutte le Organizzazioni Sindacali, nessuna  esclusa, hanno sollecitato a più riprese le istituzioni, dal Prefetto  al sindaco di Latina, di farsi carico del problema. A questo va aggiunto il ritardo con il quale il tribunale sta affrontando le  richieste legate ai primi provvedimenti d’urgenza a tutela dei  creditori. Forse curatela e tribunale stanno fidando sul fatto che il  sito è ben custodito dai lavoratori perché l’assemblea permanente è servita anche a mantenere in piena sicurezza ed efficienza la fabbrica  tutelandolo da eventuali distrazioni di beni che, come è ben noto  accadono quando le aziende vengono abbandonate al loro destino?

Sappiamo che i tempi della giustizia sono purtroppo lunghi ed i  tribunali intasati da una gran mole di lavoro ma dall’altra parte ci sono 62 famiglie che attendono con ansia di conoscere il loro futuro.  Il Segretario Generale della Femca Cisl di Latina, Roberto Cecere, nel  commentare la vicenda sottolinea il silenzio assordante da parte delle istituzioni, coloro che in prima istanza dovrebbero dirimere le  vertenze sul territorio individuando tutte le soluzioni percorribili  per ridare speranza a questi lavoratori ed alle loro famiglie.  Invitiamo il Prefetto ed il Sindaco di Latina a convocare un tavolo  istituzionale per affrontare i nodi della vertenza SCM. Ci auguriamo  che il Tribunale decida in tempi celeri in modo da evitare ai  lavoratori il protrarsi di un assemblea permanente, con grandi  sacrifici per le maestranze, pronte a far ripartire il sito.

Le  Segreterie Provinciali di Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil, hanno  intanto inviato una richiesta d’incontro urgente all’Assessore  Regionale al Lavoro per cercare di alzare ancora di più l’attenzione istituzionale sulla vicenda.

Ufficio stampa Femca Cisl Latina

Latina, 29 giugno 2013

 

 

Anche quest’anno la Femca Cisl pagherà l’iscrizione per i propri aderenti che vorranno prendere parte ai corsi.